Siamo davanti all’ennesima svolta epocale nella lotta contro uno dei tumori più temibili, quello che colpisce i polmoni. Ancora una volta la ricerca volge la propria attenzione a terapie meno invasive; la tendenza sempre più diffusa continua ad essere quella di rendere le cure conservative e lo strumento più efficace in questa battaglia sembra ancora una volta essere la prevenzione.

Si tratta dello studio condotto dallo Ieo – Istituto europeo di oncologia – su 5200 soggetti a rischio tra fumatori ed ex-fumatori, durato 10 anni, che ha portato alla luce la possibilità di individuare il cancro ai polmoni in maniera molto precoce con la Tac spirale. “Sappiamo che se il tumore è ad uno stadio di pochi millimetri è guaribile”, afferma Umberto Veronesi, direttore scientifico dello Ieo.

Sono in tutto 40 mila le Tac spirale eseguite nell’ambito dello studio Cosmos che vanta il primato di essere uno l’indagine che ha osservato per più tempo al mondo i soggetti. Il campione scelto è stato selezionato tra adulti con più di 50 anni, che hanno fumato almeno venti sigarette al giorno per un periodo di 20 anni, che sono stati sottoposti ogni 12 mesi all’esame diagnostico. Questo ha consentito di misurare con estrema accuratezza la densità del tessuto polmonare rilevando, con una frequenza 7 volte maggiore rispetto alla radiografia toracica, la presenza di noduli. L’esame diagnostico inoltre, grazie alle basse dosi di radiazioni ionizzanti, non risulta pericoloso per il paziente. Nello studio sono stati diagnosticati complessivamente 297 carcinomi che, nel 75% dei casi erano allo stadio iniziale, prefigurando una riduzione di mortalità fino al 50%.

Il passo successivo sarà quello di rendere l’esame accessibile a tutti tramite il Sistema Sanitario Nazionale come già accade per la mammografia ed il pap test, obiettivo che lo stesso Veronesi ritiene indispensabile: “Stiamo meditando come formulare la legge che, oltretutto, farebbe risparmiare il paese.  Scoprire un tumore piccolino del polmone e guarirlo, toglie di mezzo tutte le enormi spese per i casi che vengono curati con difficoltà, con la chemioterapia ed altri mezzi costosissimi”.

MG Gargani